Sinfonia di Sapori al Teatro Romano di Benevento

SUGGESTIONI TRA ANTICHE BELLEZZE

Sapori nascosti o quasi.
Una stradina che apre un varco nel tempo, che induce l’onirico. Magnifici capitelli su un portone murato. Edicole votive con avanzi di affreschi. Fascino di vestigia abbandonate, ruvidezza di altri abbandoni. In contrappunto, l’amorevolezza di ignoti residenti dona decoro con la cura di piccole piante in vasi che l’umidità ammanta di aura vetusta.

Si chiama Sapori ma va ben oltre la gustosità dei piatti. Un ristoro di pochi tavoli, cucina a vista, idee chiare: azzerare la narrazione, cucinare bene, dare agio all’ospite, offrire spazio all’identità del luogo (fin ove possibile).

Un’opera complessa a queste latitudini. Nel deserto della buona ristorazione, assume il senso dell’impresa.
La porta a compimento pressoché completo Matteo Pastore, meritando l’assegnazione dei galloni di generale della ristorazione cittadina.
Titolo che poco pesa e poco certamente importa all’uomo umile che con calma e concentrazione, spiabili dall’oblò che apre la sala alla vista della cucina, orchestra sinfonie di sapori, estraendoli come suoni con gli strumenti appesi alle ganciere di cucina.

PIETANZE MOVIMENTI SINFONICI

Overture di carciofo ripieno di trito di marchigiana, polpo saporito, baccalà arrostito, viole, tamburo, oboe.
Violini e tagliolini burro e tartufo. Crescendo di gnocchetti, paccheri al baccalà, zite alla genovese.
Largo di filetto in contrappunto di salsa di castagne. Fuga di formaggi. Cadenza di dolci: tiramisù, cookie al cioccolato, tartelletta con caramello salato.
Applausi.

UNA STONATURA

Stona la carta dei vini. Striminzita e senz’anima che costringe un (bel) po’ le possibilità di arricchire la sinfonia culinaria di corposi cori alcolici. Encomiabile, tenuto anche conto della scarsa propensione a collaborare dei vignaioli, l’idea di dar spazio alle voci locali, ma sappiamo che si tratta di voci bianche, gradevoli, ma non oltre. Stonata e non poco la presenza di qualche etichetta rinomata, ma reperibile tra gli scaffali dei supermarket.

In una città che stenta a premiare il merito, privilegiando intruppamenti e approssimazioni, tuttavia, dobbiamo concedere a Patore, per i limiti della cantina, l’attenuante della fatica.

ECCELLENZA IN SALA

Servizio puntuale, competente, rapido, sorridente, discreto, professionale. In una parola, eccellente.

Conto più che equilibrato sui 40 euro. Ricarichi onesti sul bere.

Sapori ristorante
via San Cristiano, 82 – Benevento
371 4285928