Da agosto e inizio settembre, si sa, scorre il tempo delle feste all’aperto, delle rassegne. I paesi si ripopolano pre l’arrivo dei natii costretti fuori durante il resto dell’anno, per le riunioni familiari, per la maggiore disponibilità di tempo dei turisti da piccolo raggio.
Nel Sannio i Comuni, le Pro Loco, i comitati del distretto vinicolo Telesino per tradizione organizzano ciascuno il proprio evento: Vinestate, Vinalia, Festa del Vino, Festa dell’uva e via discorrendo. È proprio per la lunga tradizione di queste celebrazioni enoiche che gli organizzatori abbiano raggiunto una capacità ed una competenza tale da far sì che queste feste non siano delle esposizioni inutili e di bassa lega, ma rappresentino una vetrina qualificata delle migliori produzioni vitivinicole del territorio e un’occasione di approfondimento (laboratori, rating, tasting, degustazioni guidate). Una parte di merito va senza dubbio ascritta anche al Consorzio Sannio Tutela Vini che con la tenacia, la competenza e la visione lunga del Presidente, del Direttore e di tutti i consorziati, da sempre collabora o sostiene manifestazioni non casuali e coerenti con l’obiettivo strategico di promuovere il vino nell’ambito di un sistema territoriale accogliente, serio, bello, buono, sano.
Osservando, tuttavia, il susseguirsi di queste feste, in parte sovrapposte o duplicate, vien da chiedersi se non fosse il caso di armonizzare le iniziative, ferme restando le identità e le peculiarità di ciascuna comunità coinvolta, al fine di spalmare lungo un arco temporale più ampio, le manifestazioni ora concentrate in un solo mese o poco più. Attraverso il coordinamento direzionale e degli uffici di comunicazione, inoltre, si potrebbe ottimizzare il quadro economico e ulteriormente amplificare la risonanza mediatica degli eventi. Non da ultimo, tutt’altro, si darebbe un forte impulso a quella sinergia tra comunità e tra operatori economici ed istituzionali che tanto manca e da cui tanto beneficio ciascuno e tutto il Sannio possono trarre.
Il settore del vino rappresenta oggi un’avanguardia nel sistema delle produzioni agroalimentari locali per la diffusione di processi di gestione aziendale professionalizzati, per una rete di imprese consolidata nel e dal Consorzio, e proprio per questo può, con il giusto sostegno istituzionale, far da traino anche per altre produzioni locali.
Lo scenario che si può disegnare è quello di un Sannio che cresce aggregando e coordinando le proprie migliori capacità gestionali e le produzioni più valide.
Non è facile, si sa, ma ci sono menti avvedute nel settore privato e in quello pubblico che potrebbero iniziare a lavorarci, con lungimiranza, con responsabilità.
Sannio: coordinarsi per crescere
Da agosto e inizio settembre, si sa, scorre il tempo delle feste all’aperto, delle rassegne. I paesi si ripopolano pre l’arrivo dei natii costretti fuori durante il resto dell’anno, per le riunioni familiari, per la maggiore disponibilità di tempo dei turisti da piccolo raggio.
Nel Sannio i Comuni, le Pro Loco, i comitati del distretto vinicolo Telesino per tradizione organizzano ciascuno il proprio evento: Vinestate, Vinalia, Festa del Vino, Festa dell’uva e via discorrendo. È proprio per la lunga tradizione di queste celebrazioni enoiche che gli organizzatori abbiano raggiunto una capacità ed una competenza tale da far sì che queste feste non siano delle esposizioni inutili e di bassa lega, ma rappresentino una vetrina qualificata delle migliori produzioni vitivinicole del territorio e un’occasione di approfondimento (laboratori, rating, tasting, degustazioni guidate). Una parte di merito va senza dubbio ascritta anche al Consorzio Sannio Tutela Vini che con la tenacia, la competenza e la visione lunga del Presidente, del Direttore e di tutti i consorziati, da sempre collabora o sostiene manifestazioni non casuali e coerenti con l’obiettivo strategico di promuovere il vino nell’ambito di un sistema territoriale accogliente, serio, bello, buono, sano.
Osservando, tuttavia, il susseguirsi di queste feste, in parte sovrapposte o duplicate, vien da chiedersi se non fosse il caso di armonizzare le iniziative, ferme restando le identità e le peculiarità di ciascuna comunità coinvolta, al fine di spalmare lungo un arco temporale più ampio, le manifestazioni ora concentrate in un solo mese o poco più. Attraverso il coordinamento direzionale e degli uffici di comunicazione, inoltre, si potrebbe ottimizzare il quadro economico e ulteriormente amplificare la risonanza mediatica degli eventi. Non da ultimo, tutt’altro, si darebbe un forte impulso a quella sinergia tra comunità e tra operatori economici ed istituzionali che tanto manca e da cui tanto beneficio ciascuno e tutto il Sannio possono trarre.
Il settore del vino rappresenta oggi un’avanguardia nel sistema delle produzioni agroalimentari locali per la diffusione di processi di gestione aziendale professionalizzati, per una rete di imprese consolidata nel e dal Consorzio, e proprio per questo può, con il giusto sostegno istituzionale, far da traino anche per altre produzioni locali.
Lo scenario che si può disegnare è quello di un Sannio che cresce aggregando e coordinando le proprie migliori capacità gestionali e le produzioni più valide.
Non è facile, si sa, ma ci sono menti avvedute nel settore privato e in quello pubblico che potrebbero iniziare a lavorarci, con lungimiranza, con responsabilità.