Il meglio del 2020 (perché c’è stato)

Il 2020 passerà alla storia per la pandemia che ha sconvolto le società e le economie mondiali.

C’è stato del buono anche nel 2020. Il mio meglio del 2020 lo riporto qui.

 

Mia amica dell’anno

Linda Ocone. Non è solo di quest’anno, ma quest’anno di più per molti motivi, della mia vita e della sua.

Articolo dell’anno

Maradona non morirà mai per davvero. Il bambino infinito a cui essere grati. Alberto Caprotti – L’Avvenire

Canzone dell’anno

Pictures of you – The cure

Film dell’anno

Molly’s Game

Vino dell’anno

Rosso Rob de Matt – bevuto dalla botte.

Cena dell’anno

Sotto l’arco – Villa Aretusi – Bologna (grazie ad Alessandra Meldolesi per la segnalazione).

Libro dell’anno

Breve storia della comunicazione sociale

Storia d’amore dell’anno

Irene. Non volevo scriverlo. Non ho resistito. Si arrabbierà.

Evento dell’anno

Prendere possesso della casa a Montesarchio.

Stronzo dell’anno

L’uomo dei bonifici.

Stronza dell’anno

G F, ma credo sia del secolo o almeno sarà insuperabile sinché vivo.

Giorno dell’anno

Sera di settembre in cui ho avuto le chiavi di Montesarchio.

Quadro dell’anno

Una casa con un albero fiorito. Non so come si chiami. È di Mariella Perifano. Devo ancora pagarlo e ritirarlo.

Impresa dell’anno

Aver fatto nascere Sonar con Giovanni Barra

 

In aggiornamento