La cantina sociale la Guardiense, a Guardia Sanframondi, sulle colline sannite, nell’area tra il Massiccio del Matese e quello del Taburno Camposauro, ha molto merito nella crescita delle produzioni di qualità e di fatturato della produzione vinicola sannita.
Prossima ai 64 anni di attività (è stata fondata l’8 marzo 1960, ma la prima vendemmia è del 1963), la cooperativa oggi conta numeri importanti, che ne fanno una delle maggiori realtà del mezzogiorno: 1000 soci, circa tremila addetti coinvolti direttamente e indirettamente, 150 ettari di vigneto. Nel 2018 la Guardiense ha ottenuto, prima in Campania, la certificazione di cantina sostenibile.
Il lavoro dei soci, del Presidente, Domizio Pigna, e del consulente, il demone (come, con apprezzamento, lo definii recensendo un suo vino) Riccardo Cotarella, insomma, ha modellato un’avanguardia di managerialità che è vanto e benchmark per il territorio.
Giunge al banchetto privato degli assaggi la Falanghina del Sannio DOP Janare Anima lavica, annata 2022, da vigneti impiantati su suoli a ricco contenuto piroclastico.
Il colore è vivido. Nel bicchiere il vino gira compatto, testimoniando la buona dose di sostanze donate dall’uva.
Ricco lo scrigno di profumi: mela, banana, pera matura, agrume e ginestre. Si avverte il pizzico tipo della mineralità.
In bocca è morbido, fresco e sapido. Una tenue, delicata astringenza si percepisce con piacere.
È procace, concupiscente, grasso. Il sorso lascia soddisfatti e apre la mente a immagini di ambienti opulenti.
Accompagna bene sia un saporito spaghetto alla siciliana che un napoletanissimo polpettoncino di vitello ripieno di frittatina, cotto in tegame. E anche cene dotte o letture solitarie.
MERITIAMO MONNEZZA E TRIVELLAZIONI