Si è conclusa sabato scorso, 16 Febbraio 2019, a Chianche (AV), l’anteprima della seconda edizione di Greco di Tufo, Oro d’Irpinia, un format dedicato alla valorizzazione del territorio e della produzione vitivinicola del Greco di Tufo DOCG dell’areale degli Otto Comuni di Altavilla Irpina, Chianche, Tufo, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.
“Il valore universalmente riconosciuto del Greco di Tufo rappresenta lo storico legame della nostra terra con il vino e premia il ruolo fondamentale che i viticoltori hanno su questo territorio di qualità, producendo vini di eccellenza, frutto di grande lavoro, competenza e tanti sacrifici” – ha sottolineato Pasquale Cecere, Pres. Pro Loco Planca. “La nostra terra è il nostro futuro, l’eredità che i nostri padri hanno lasciato a noi e che noi, a nostra volta, lasceremo ai nostri figli. Il progetto mira a rafforzare le attività di sensibilizzazione per la cultura e la tradizione del vino e coinvolgere imprese, cittadini e l’intero territorio in attività di promozione della risorsa vino Greco di Tufo, al fine di preservare le risorse naturali e del paesaggio, attraverso uno sviluppo sostenibile del territorio. Abbiamo approntato un ricco dossier che coinvolge tutti gli otto Comuni e le pro loco dell’areale della DOCG Greco di Tufo, che prevede diverse azioni ed attività su più fronti da realizzare nel breve termine, la maggior parte delle quali avrà effetti destinati a durare nel tempo”.
La piccola cittadina di Chianche, in provincia di Avellino, per l’occasione, ha visto la presenza vivace di istituzioni, giornalisti, imprenditori, produttori, associazioni di categoria ed esperti del settore, segno tangibile di grande interesse per il prodotto “vino”, in questo caso, Greco di Tufo, percepito come un Patrimonio comune di cultura, economia, turismo, parte integrante dell’identità italiana.
La manifestazione, patrocinata da Camera di Commercio di Avellino, Ente Provinciale del Turismo di Avellino, UNPLI Prov. AV, Provincia di Avellino, Associazione Nazionale Città del Vino, Federazione FISAR e PMI International, Confederazione delle piccole e medie imprese nel mondo, Partner dell’evento, PMI International, Confederazione delle imprese nel mondo, con media partner dell’evento LAVINIUM, Rivista di Vino e Cultura nonchè MONDO IN TASCA, Giornale on line di Turismo e Cultura del Viaggiare, ha raccolto anche il consenso di produttori delle aziende partecipanti che hanno potuto confrontarsi non solo con un pubblico interessato, ma anche con altre realtà produttive.
L’evento segue il solco definito giuridicamente dal Testo Unico 238/16 che ha riconosciuto vino, vite e territori vinicoli come “patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale (art.1)”, un vero e proprio manifesto politico, che eleva vino, vite e territorio a patrimonio culturale italiano. Come risultato dal nuovo Rapporto sul Turismo del Vino in Italia presentato questo mese in Bit a Milano, l’enoturismo è in costante crescita, con oltre 14 milioni di visitatori l’anno, un giro d’affari che sfiora i 3 miliardi di euro ed un potenziale molto più ampio.
“Il turismo del vino è un capitolo irrinunciabile per lo sviluppo dei territori rurali e interni – ha precisato Floriano Zambon, Pres. Naz. Città del Vino – ed è una scommessa sul futuro del nostro Paese, sui territori e la difesa dell’ambiente, sull’imprenditoria, sui giovani e il lavoro, sulla cultura e sugli scambi internazionali. Alle istituzioni diciamo di crederci di più e di fare il possibile per far emergere tutto il potenziale enoturistico italiano. Il turismo del vino può dare una mano a tante famiglie e alle economie locali, è un canale di sviluppo e un modo per combattere una fetta di disoccupazione”.
Gli ha fatto eco Teobaldo Acone, Ambasciatore delle Città del Vino, che ha rimarcato il valore imprescindibile della “Formazione, promozione e comunicazione” per la promozione del territorio.
” Il compito che dovrà svolgere l’Associazione Città del Vino è quello di favorire l’avvio di questo progetto in quanto esperta in materia” – ha continuato Acone, “ma nello stesso tempo fare formazione per i giovani e organizzare il lavoro per far partire, ad esempio, il consorzio di tutela dei vini irpini e le strade del vino”.
“L’Italia, con la sua preziosa vocazione vitivinicola di qualità è una realtà che riflette non soltanto il prestigio del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia, ma anche, sul piano commerciale, le difficoltà che, specie le piccole e medie imprese, incontrano nella gestione, commercializzazione e comunicazione dei loro prodotti sul mercato – ha spiegato Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale di PMI International, Confederazione delle piccole e medie imprese nel mondo -per vari motivi, come scarsezza di risorse, dimensioni ridotte, incapacità o inadeguatezza di affrontare mercati in maniera efficace”. PMI sta lavorando ad un progetto totalmente dedicato al supporto delle piccole e medie imprese del vino italiano attraverso la creazione di una rete comune dedicata ed una flessibilità organizzativa adeguata caso per caso, in base ai bisogni ed alle esigenze di ciascuna realtà produttiva”.
Ha concluso i lavori l’Avv. Domenico Biancardi, Presidente della Provincia di Avellino, impegnato attivamente sul fronte della promozione del territorio irpino e delle sue eccellenze tipiche per un turismo di qualità e destagionalizzato, già al vaglio di un tavolo tecnico presieduto da un pool di esperti dei vari settori con prossimo appuntamento calendarizzato il 28 febbraio.
“Il nostro obiettivo è realizzare in sei mesi la Fondazione Irpinia per la valorizzazione e la promozione turistica del patrimonio culturale e ambientale del nostro territorio – ha spiegato il Pres. Biancardi. Stiamo costruendo una piattaforma digitale per raccontare l’Irpinia e fare realmente turismo con professionisti ed esperti del settore. La Regione è ancora poco attenta alle aree interne. Basti pensare che la legge regionale sul turismo è ferma dal 2014! – ha tuonato il Presidente contro l’assessore Matera. Va bene la formazione, ma senza un’azione sinergica non ci puó essere futuro per il turismo in Irpinia. È una strada obbligata per garantire una visione unitaria del territorio. Serve maggiore condivisione: spero che la Regione faccia la sua parte fino in fondo”.
Nell’occasione, si è svolta la cerimonia di consegna della bandiera di Città del Vino, per ratificare l’ingresso della Pro Loco Planca nell’Associazione Città del Vino, il cui obiettivo è di aiutare i Comuni (con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi) a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro.
L’intento del progetto è di poter dare un forte messaggio culturale, volto a costruire una nuova cultura del bere, che parta dalla necessità di condivisione e strategia d’azione, abbracciando ambiente, sostenibilità, agricoltura, turismo e innovazione tecnologica. Riteniamo di essere riusciti a compiere un primo passo lungo questa strada, sensibilizzando pubblico, produttori ed associazioni – ha aggiunto il Pres. Pro Loco Cecere – ad un discorso condiviso che qui inizia, ma che – nei nostri intenti – sarà continuativo nel tempo.