Nel dicembre scorso a Villa Bice, In occasione della degustazione del vino Illunis della cantina Caputalbus, un aglianico prodotto secondo antiche tecniche di vinificazione secondo le quali le uve a grappoli interi vengono infornate in tegami di terracotta e poi messe a fermentare in tini di castagno, decisi di proporre in abbinamento lo STRUPPOLO, un rustico molto semplice e saporito, le cui origini si perdono in tempi antichissimi, che avevo scoperto qualche mese prima in valle telesina, compilando schede per una guida di Slow Food (Slow Food Planet, app disponibile per dispositivi Apple ed Android nei rispettivi store). La Pro Loco di San Salvatore Telesino, paese d’origine di questo saporitissimo prodotto, organizza da oggi e per tutto il week end la Festa dello Struppolo, giunta alla XIII edizione.
L’appuntamento, legato alla tradizione ed alla culura gastronomica dell’entrorerra campano, celebra un prodotto realizzato con ingredienti semplici e naturali: farina, olio e sale da secoli protagonisti delle nostre tavole.
La qualità delle materie prime e la maestria nella lavorazione dell’impasto, rigorasamete relizzato secondo la ricetta originaria che al lievito preferisce un duro e sapiente lavoro di braccia, rendono lo struppolo un’eccellnza e una tipicità unica e preziosa per il territorio. Gli si affiancano altri prodotti straordinari, da forno e non, come i vanti, riconosciuti insieme allo struppolo Prodotto Agroalimentare Tradizionale.
Nelle tre serate della festa ai percorsi del gusto, che si snoderanno nelle strade del centro storico, si aggiungeranno la musica e le cene in piazza, il mercatino dell’agricoltura e dell’artigianato, le mostre e le visiote guidate alla scoperta del territorio, i workshop e i laboratori didattici per i bambini.
La Festa dello Struppolo, infine, è riconosciuta come unica ecofesta in Campania da Legambiente.
Info e contatti:
www.prolocosansalvatoretelesino.it
0824 948144